L’agente immobiliare dopo la pandemia

L’agente immobiliare dopo la pandemia

L’agente immobiliare dopo la pandemia

Stando al giudizio dei più, al quale noi ci associamo concordando in toto, dopo la grave situazione, creatasi con l’epidemia in corso del “Coronavisus”, i nuovi rapporti socio-politici-economici dovranno essere completamente ridisegnati.

In particolare, il settore in esame non dovrà, o potrà, rimanerne escluso nell’ottica di una nuova dimensione gestionale più appropriata, in considerazione, e conseguenza, delle innumerevoli derive riscontrate in precedenza. Il nuovo campo operativo dovrà essere patrimonio di personaggi qualificati, all’altezza della situazione e dotati di un cospicuo bagaglio di informazioni utili e di condizioni operative. Troppe volte, in precedenza, l’invasione impropria di campo, effettuata da elementi improvvisati, ed occasionali, ha influito negativamente sull’immagine dell’operatore.

Il nuovo operatore di settore deve essere il perno primario e fondante del rapporto, che si creerà tra l’elemento alienante ed il soggetto acquirente; il nuovo operatore di settore dovrà essere, non già un improvvisato tuttologo, ma una personalità, atta a risolvere i molteplici interventi, che si andranno a creare. In troppe, e diverse occasioni, l’improvvisato ed abusivo soggetto, che si è intrufolato in operazioni immobiliari, considerata un tempo la sua facile attuazione, anziché risolvere i problemi, che andavano a crearsi, ha completamente negativizzato il rapporto e squalificato indirettamente la figura dello stesso agente immobiliare.

La condizione primaria, per poter svolgere positivamente gli incarichi assunti, deve essere riconnessa ad una precisa, qualificante e positiva condizione conoscitiva del problema; non risulta più sufficiente conoscere qualche notiziola di settore per essere autoqualificato “agente immobiliare”, risulta questa quella particolare situazione-condizione non solo per rinnovare l’intero campo d’azione, ma ancor più quello di eliminare la zavorra spontaneamente generatasi.

Noi crediamo che sia giunto il momento di rigenerare una categoria di lavoro in forma corretta, non solo nell’interesse degli operatori, ma ancor nell’interesse specifico dei privati, che, fidandosi, si rivolgevano a presunti agenti immobiliari.

Risulta oramai superata ed annullata quella figura che, conoscendo indirettamente qualche impropria notizia, si assumeva l’onere di poter stimare qualsiasi bene loro prospettato, pur essendo privi di una professionalità vera di settore.  Non è sufficiente conoscere qualche notizia introduttiva di estimo, letto su un qualsiasi testo di settore, per poter essere autorizzato a stimare dei beni immobiliari.

A nostro avviso, una delle prime azioni da adottarsi risulta quella di svincolarsi da presunte quotazioni, del tutto fuorvianti le quali NON attuano uno studio effettivo dei problemi, ma indicano solo una generica quotazione, desunta da una media ponderale dei valori determinatisi, nel corso delle operazioni eseguite, e strumentalmente registrate. Questa banale sequenza di dati gratuiti, nelle occasioni precedenti, ha posto l’abusivo in una falsa condizione di poter impropriamente gestire i valori conosciuti, dimostrando di poter stimare dei beni solio sulla conoscenza di generici valori zonali. Niente di più deviante in pratica; nella realtà dei valori impropri venivano addomesticati, riuscendo, così, a porre in errore le parti in causa. Risulta estremamente ridicolo credere di poter determinare il più probabile valore di mercato tenendo conto dei valori definiti da particolari fonti quali:

  1. B.I.R, Borsa Immobiliare Romana,
  2. F.I.A.I.P. Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali,
  3. O.M.I. Osservatorio Mercato Immobiliare (Agenzia del Territorio) o
  4. Il generico valore corrente del particolare mercato immobiliare.

Risultano questi solo dei valori formali, derivati o da indagini statistiche o da analisi fiscali o, ancor peggio, da valori riferentesi ad immobili diversi da quello in analisi, quindi privi di effettiva valenza reale. In realtà non esistono mai due identiche situazioni immobiliari, possono risultare solo similari, ma non è con la similitudine che si può effettuare buna vera stima del bene.

Risultano troppi, e diversi, gli elementi caratterizzanti una proprietà immobiliare, che non permettono di poter rapportare un elemento ad un altro senza cadere nell’errore; risulta proprio questa specifica messa in risalto, la primaria condizione di una vera stima del bene, che, oltre tutto, garantirà al cliente la correttezza dell’operazione effettuata.

Noi siamo certi che nel rinnovo della società, superata la crisi in corso, un elemento fondamentale e primario sia quello della deburocratizzazione generale e la cosciente delega democratica, atta a valorizzare la professionalità degli addetti, cancellando le latenti mafie striscianti.

La burocrazia è l’arma del potere debole in sterile contrapposizione alla correttezza dell’onesto.

 

La  IMMOBILdeal,  adeguandosi alle effettive nuove necessità gestionali, ha reputato opportuno, oltreché necessario, evidenziare la frattura tra il trascorso e la nuova condizione da creare, compiere un ponderato passaggio di scala e dalla primitiva condizione di ordinario “agente immobiliare”, ha reputato opportuno, e produttivo, il divenire, l’essere una “Agenzia Immobiliare”, imperniata sulla presenza di un qualificato staff di professionisti, finalizzato alla migliore conclusione del futuro rapporto produttivo, consci della responsabilità loro delegata..

Lo staff in questione risulterà, così, imperniato sulla presenza di un legale, che garantirà il rapporto nell’ottica di legge, di un commercialista, che tutelerà il tutto nella dimensione corrente di valenza di negoziatore, di un architetto, a tutela della regolare ed ufficiale condizione di settore, di un esperto di finanza per le dovute logiche di ricerche economiche, riconnesse all’operazione in essere, il tutto correlato alla responsabile dell’Agenzia, che verrà posta, così, nella condizione ottimale per la conclusione del rapporto-mandato ricevuto.

Va da se che, questa nuova impostazione del rapporto, condizionerà obbligatoriamente l’operato di ogni professionista, e dell’intero staff dell’Agenzia Immobiliare, partecipante all’operazione, financo con un’eventuale copertura assicurativa o la cancellazione dall’Albo degli Agenti Immobiliari o dai diversi Albi Professionali, nel caso che risultasse provato o il dolo o la volontà alla truffa.

Il cliente, così, risulta obbligatoriamente garantito e soddisfatto del buon esito del rapporto conclusosi e, finalmente l’Agenzia Immobiliare potrà dimostrare la nuova valenza del suo corretto agire in contrapposizione ad eventuali pregressi anonimi.

Dott. Alberto Monero, Architetto

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