Si torna a parlare di riforma del catasto nella legge delega della riforma fiscale approvata dal governo di Draghi. Ma vediamo cosa prevede, in cosa consiste e cosa cambia con la riforma del catasto 2021 soprattutto in termini di tassazione sugli immobili. Un punto di frizione tra Matteo Salvini e Draghi che ha portato la Lega a disertare il Cdm.
Cos’è la riforma del catasto e in cosa consiste
La riforma del catasto prevede l’introduzione di modifiche normative e operative dirette ad assicurare l’emersione di immobili e terreni non accatastati. Oltre alla rendita catastale inoltre è prevista per ciascuna unità immobiliare di rilevare il relativo valore patrimoniale, in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato e introducendo meccanismi di adeguamento periodico.
Questo senza che ci sia una modifica nel gettito tributario, ovvero maggiori tasse per i cittadini.
Le nuove informazioni non saranno rese disponibili prima del 1° gennaio 2026 e intendono fornire una fotografia aggiornata della situazione catastale italiana. Gli estimi catastali, le rendite e i valori patrimoniali per la determinazione delle imposte rimangono quelli attuali. Le nuove informazioni raccolte non avranno pertanto alcuna valenza nella determinazione né delle imposte né dei redditi rilevanti per le prestazioni sociali.
Riforma del catasto, le parole di Draghi
Nella conferenza stampa che si è tenuta dopo il CDM Draghi ha parlato della riforma del catasto, in particolare di “riformulazione del catasto per quello che oggi non è accatastato” sottolineando che “con delega riformulazione catasto nessuno paga di più o di meno”.
“Si può avere la sensazione che questa sua l’ultima parola sul fisco ma per fortuna o purtroppo il processo non è così semplice, prenderà molti anni”.
Sulla riforme del catasto, ha continuato, ci sono due decisioni completamente diverse: “la prima è costruire una base di informazioni adeguata, la seconda è decidere se cambiare le tasse e questa decisione oggi non la abbiamo fatta. Ci vorranno 5 anni”. “ci sono accertamenti in questo periodo e solo nel 2026 se ne riparlerà”.
Nessuna patrimoniale sulla casa
Mario Draghi ha risposto alle parole di Matteo Salvini che ha disertato il Cdm perché secondo lui la riforma del catasto porterebbe a una “patrimoniale sulla casa”. Draghi ha poi spiegato che con la revisione della rendita catastale è stata fatta “un’operazione di trasparenza per riequilibrare il carico fiscale. Ci sono tante persone che pagano troppo e tante che pagano meno di quello dovuto”.
Tratto da Idealista.it