Rottamazione cartelle 2019 e saldo e stralcio
La guida ‘last minute’ con le istruzioni per la pace fiscale. Domande e risposte
Roma, 29 aprile 2019 – Una corsa contro il tempo, le code agli sportelli, con tanto di proteste e zuffe (fino all’intervento di polizia e carabinieri per calmare gli animi) e molta (troppa) pazienza per chi si affida al web dove la folla di accessi sta generando temporanei blocchi del sistema. E’ aumentato così nelle ultime ore il pressing sul governo, a partire dall’Ordine dei commercialisti, perché sia concessa una proroga – di solito 30 o 60 giorni – alla pace fiscale con il Fisco fissata per domani, 30 aprile. Fonti Mef in serata hanno fatto sapere che “al momento” non è prevista. Ma il vicepremier Matteo Salvini ha puntualizzato: “Chiederò agli amici dei Cinquestelle di dire sì ad una proroga al termine della pace fiscale con un emendamento al decreto Crescita, che è lo strumento più veloce”. Domani scade dunque (almeno per ora) il termine per aderire alla rottamazione ter e all’operazione di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali risparmiando, come minimo, su sanzioni e interessi. E alla vigilia di un nuovo importante appuntamento fiscale, il via dal 2 maggio alla possibilità di inviare online il 730-2019 precompilato dopo averlo scaricato e visionato dal sito dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it) ed eventualmente modificato. Per l’invio, per cui bisogna essere dotati del Pin dell’Agenzia o quello dell’Inps oppure dello Spid c’è tempo fino al 23 luglio.
La pace fiscale
A meno di 36 ore dalla scadenza si è fatta sempre più insistente la richiesta dei commercialisti di concedere una proroga per la pace fiscale, proprio alla luce dell’eccesso di domande destinate a superare la stima iniziale di circa un milione. Gli ultimi dati ufficiali dell’Agenzia della Riscossione, riferiti al 18 aprile scorso, parlavano di circa 870 mila richieste, ma negli ultimissimi giorni, nonostante le festività di Pasqua e i ponti di primavera, il numero sarebbe salito, tanto da far prospettare come bilancio finale circa 1,1 milioni di possibili adesioni. Fino a domani sarà possibile recarsi ancora presso i presidi dell’Agenzia delle riscossioni (gli ex sportelli Equitalia) o presentare la domanda di definizione agevolata online, con il servizio ‘Fai D.A. te’ sul sito della stessa Agenzia (www.agenziaentrateriscossione.gov.it). È altrettanto possibile compilare i modelli di adesione disponibili in tutti gli sportelli e sul sito, consegnandoli direttamente ai dipendenti dell’Agenzia o inviandoli tramite Posta elettronica certificata (Pec). I contribuenti possono infine anche delegare i professionisti (commercialisti o Caf) che sono i primi a chiedere un allungamento dei tempi di almeno un mese, fino al 31 maggio. “L’eccesso di domande ha creato una serie di problematiche. – ha avvertito Marcella Caradonna presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e esperti contabili di Milano -. La scadenza della pace fiscale si sovrappone a una molteplicità di altre scadenze che rischiamo di ingolfare il lavoro quindi confermiamo l’assoluta esigenza di una proroga”.
Prima mossa, informarsi sui debiti da saldare
La rottamazione ter (di sanzioni e interessi) è partita a novembre scorso dopo il decreto fiscale di ottobre, mentre il saldo e stralcio delle cartelle, con il pagamento di un percentuale tra il 16 e il 35% dell’importo dovuto riservato ai contribuenti in situazione di grave e comprovata difficoltà economica, è entrato in vigore dal primo gennaio, perché contenuto nella Legge di bilancio. Online si può richiedere il ‘Prospetto informativo’, cioè l’elenco di cartelle e avvisi di pagamento che possono essere ‘rottamati’. Il prospetto può essere scaricato dall’area riservata del sito di Agenzia Riscossione fino a domani sera mentre chi intendeva richiederlo via e-mail nell’area pubblica (senza necessità di credenziali personali ma allegando il proprio documento di identità) poteva farlo fino alle 9 di questa mattina. Il prospetto informativo fornisce sia il dettaglio delle cartelle che rientrano nella ‘rottamazione-ter’, con l’indicazione dell’importo dovuto già ‘scontato’ delle sanzioni e degli interessi di mora, sia l’indicazione dei carichi che possono anche essere oggetto di «saldo e stralcio«.
Le domande
L’adesione alla ‘rottamazione-ter’ e al ‘saldo e stralcio’ delle cartelle possono essere presentate direttamente online dal sito di Agenzia della Riscossione con il servizio ‘Fai D.A. te’, disponibile nelle pagine dedicate ai due provvedimenti (Definizione agevolata 2018 e Saldo e stralcio). Il servizio può essere utilizzato sia in area pubblica, senza la necessità di pin e password ma allegando il proprio documento di identità, sia nell’area riservata del sito utilizzando Spid o le credenziali personali fornite da Agenzia delle entrate o dall’Inps (nel primo caso c’è tempo fino alle ore 23 di domani, nel secondo fino alle 23.59). In alternativa è possibile compilare gli appositi modelli (DA-2018 per la ‘rottamazione-ter’ e SA-ST per il ‘saldo e stralcio’), disponibili in tutti gli sportelli e sul sito web dell’Agenzia, e inviarli tramite posta elettronica certificata (Pec) agli indirizzi indicati sui moduli oppure presentarli direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione. I contribuenti possono anche delegare un professionista di fiducia a trasmettere online la domanda di adesione con il servizio Equipro disponibile sul sito dell’Agenzia.
Saldo e stralcio
Il provvedimento di ‘saldo e stralcio’ delle cartelle, previsto dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145/2018), è riservato ai contribuenti persone fisiche che dimostrino di trovarsi in situazione di grave e comprovata difficoltà economica e consente di pagare i debiti fiscali e contributivi in forma ridotta, con una percentuale che varia dal 16 al 35 per cento dell’importo dovuto già scontato delle sanzioni e degli interessi di mora. Secondo la legge, versano in una situazione di grave e comprovata difficoltà economica le persone fisiche con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superiore a 20 mila euro, oppure per le quali, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulti già aperta la procedura di liquidazione prevista dalla cosiddetta legge sul sovraindebitamento (articolo 14-ter della legge 27 gennaio 2012, n. 3). È possibile presentare richiesta di ‘saldo e stralcio’ per i debiti affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017 derivanti esclusivamente dall’omesso versamento delle imposte dovute in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali e dei contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.
Rottamazione ter
La terza definizione agevolata delle cartelle (DL n. 119/2018 convertito con modificazioni dalla Legge n. 136/2018) è aperta a tutti i contribuenti con debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, inclusi coloro che avevano aderito alle precedenti ‘rottamazioni’ senza poi effettuare i pagamenti dovuti. Chi aderisce alla ‘rottamazione-ter’ ha la possibilità di pagare le somme dovute in forma agevolata, cioè senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Domande & risposte
Pr facilitare l’adesione alla definizione agevolata e al saldo e stralcio l’Agenzia delle entrate-riscossione ha predisposto (vedi il sito) una guida e le Faq. In particolare è utile conoscere la risposta a queste cinque domande.
1) Come si saldano i debiti? Il termine per pagare la prima o unica rata è fissato al 31 luglio 2019. È possibile pagare in un’unica soluzione o fino a un massimo di 18 rate consecutive (5 anni con un tasso d’interesse del 2%), di cui le prime due con scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2019. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno fino al 2023. La prima e la seconda rata sono pari al 10% delle somme complessivamente dovute. Per i contribuenti che hanno precedentemente aderito alla rottamazione-bis le rate possono arrivare solo fino a dieci.
2) Che cosa succede a chi ha aderito alle precedenti rottamazioni? Chi ha aderito ma non ha pagato le rate entro il 7 dicembre 2018 può accedere alla «rottamazione-ter» per gli stessi carichi presentando la nuova domanda di adesione. Chi è in regola con i versamenti invece sarà automaticamente ammesso per legge ai benefici della ‘rottamazione-ter’.
3) Dopo aver presentato la dichiarazione di adesione, cosa succede? L’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una «Comunicazione» di accoglimento o di diniego entro il 30 giugno 2019. In caso di risposta positiva, l’Agente della riscossione comunicherà l’ammontare del debito ammesso inviando i relativi bollettini di pagamento.
4) Che cosa succede se non si paga una rata o si versa in ritardo? Chi non paga le rate, ma anche chi paga in misura ridotta, perde i benefici previsti della Definizione agevolata 2018. Gli eventuali versamenti effettuati saranno, comunque, acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.
5) Che cosa è previsto per chi risiede in uno dei Comuni del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017? Coloro che sono residenti nei territori colpiti dai sismi dell’Italia centrale degli anni 2016 e 2017 e hanno già presentato la dichiarazione di adesione alle precedenti ‘rottamazioni’ e la loro richiesta è stata accolta potranno effettuare il pagamento di tutte le somme dovute a titolo di Definizione agevolata in unica soluzione, entro il 31 luglio 2019, o in 10 rate consecutive di pari importo (fino a 5 anni), con scadenza il 31 luglio ed il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 31 luglio 2019. Per ciascuna rata sarà dovuto il tasso di interesse dello 0,3% calcolato a decorrere dal 1° agosto 2019.