Area edificabile, compresa in uno specifico Piano di Zona già approvato ed in corso di sottoscrizione della specifica Convenzione attuativa (prevista per il prossimo mese di maggio).
L’insieme in analisi, risultante parte del tutto, prevede un intervento frazionato in due momenti, il primo di tipo residenziale, con un volume edificabile pari a metri cubi 26.140 in proprietà e il secondo, con destinazione d’uso commerciale, con una volumetria totale pari a metri cubi 2.776.
L’area di sedime di tale intervento in questione risulta essere pari a mq 14000. Tutta l’operazione è gestita in diretta dal Commissario ad acta, nominato al caso, dalla Regione Lazio, che bypassa qualsiasi intervento del Comune di Roma. L’intervento in analisi risulta, al momento, collegato alla Via Casilina o alla Via di Vermicino.
Gli interventi residenziali prevedono la loro realizzazione mediante edifici articolati su 5 (cinque) piani fuori terra, al contrario l’area commerciale si svilupperà su un unico livello. L’area risulta già ricompresa in una struttura Consortile, cui l’ attuale proprietario risulta Presidente, con la possibilità di trasmissione di tale carica a persona di sua fiducia. La residua area di Piano di Zona, e solo su questa, prevede l’attuazione di volumi soggetti alla legge 167.
L’area è interessata da presenze archeologiche e risulta investita dal Piano territoriale Paesaggistico n.15/11, quindi soggetta ad analisi preventiva per eventuali giacenze di interesse pubblico. La superficie dell’asse, a scorrimento veloce, che fraziona in due comparti l’intero Piano di Zona, risulta già espropriata ed indennizzata da parte del Comune di Roma. L’intero iter approvativo delle volumetrie realizzabili, risulta gestito dallo stesso Commissario ad acta e non già dal Comune.